martedì 4 marzo 2014

SI RITORNA



Fine della giornata ...

Eccoci di ritorno da una giornata di lavoro. Normalmente ritorno a casa dopo mia moglie, lei lavora vicino, io a circa mezz'ora di macchina. Recupera le figlie e mi aspettano a casa. E comincia la seconda giornata di lavoro.

E già, una volta tornati a casa comincia la giornata lavorativa più faticosa ed impegnativa. Lo scopo è mettere a letto le due belve sani e salvi riuscendo anche a ritagliarci qualche istante sul divano prima di andare a letto. E' quasi come un gioco della playstation.

Sceso dalla macchina ed aperto il portone di ingresso del palazzo, avvicinandomi al primo gradino delle scale che mi portano a casa, dai rumori che sento in lontananza posso già prepararmi all'accoglienza che mi aspetterà. 

Il sogno c'è sempre comunque, soprattutto quando salendo le scale non sento niente, neanche un sussurro. Bambine dai nonni, moglie che mi aspetta in cucina vestita solo delle sue scarpe col tacco rosse. Ovviamente il tutto scompare come una bolla di sapone appena varcata la soglia di casa.

Mi preparo alla tragedia quando sento urla da una parte e dall'altra della barricata: moglie e figlia che si sfidano. Contornate giustamente dalla piccola che piange dalla fame. Mi fermo davanti alla porta, faccio un respiro profondo, dico una preghierina, giro la chiave della serratura .... e corro in bagno per evitare le urla che volano.

C'è anche l'opzione serata tranquilla. Entro guardingo, mia figlia mi saluta, mia moglie mi saluta, la piccola mi sorride. Questa sera si prospetta liscia come l'olio. A volte, però, qualche sorpresa ci può stare. Un piccolo capriccio può spezzare l'armonia, ma è di poco conto.

Normalmente, invece, non vengo salutato dalla grande che è impastata davanti ai cartoni (neanche nelle mie serate peggiori al rainbow o all'alkatraz ero così alienato come mia figlia davanti ai cartoni), la piccola sta rognando perché ha fame e mia moglie prepara da mangiare. Finiscono i cartoni, si mangia, si fa il bagno ... e tutte e due a nanna. Silenzio, pace, letto ... routine, ma come farei senza ...

... e poi comincia la notte, ma questa è un'altra storia già raccontata. 

Simone Gavana

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