martedì 8 aprile 2014

ISTRUZIONI PER L'USO - PARTE 2


Qui vi voglio ...

Adesso cari papà (e soprattutto mamme) comincia il difficile. E si, perché noi grandi ormai siamo abituati che di giorno si è svegli e di notte si dorme. Quando si è stanchi si va a letto e ci si addormenta senza tante storie o capricci. E buona notte ...

La cosa incomprensibile è che non nasciamo così, anzi, esattamente al contrario. La maggior parte dei bambini, nei primi mesi di vita, non ha la concezione del giorno e della notte. Soprattutto, se non vado errato, il piccolo essere umano che vi si presenta davanti è nettamente più attivo nelle ore notturne. Per questo la notte ci fa disperare. 

Uno dei nostri primi compiti è insegnare al bambino che c'è differenza tra giorno e notte e, soprattutto, che la notte è fatta per dormire. Il compito non è facile e soprattutto ci vuole pazienza e la costanza di tutte e due i genitori. In genere le mamme sono comunque più brave di noi papà, come in un sacco di altri casi. Ovviamente non si può ancora spiegare al piccolo la cosa, appunto qua sta il difficile? Quindi come fare?

Nella mia esperienza di padre ho visto passare sotto i miei occhi un po' di libri sull'argomento e due figlie molto difficili a riguardo. Ho visto un po' di tata Lucia, tata Francesca ecc. ed abbiamo provato tutte le teorie a riguardo. 

Prima di tutto credo che le teorie estremiste non siano adatte. Non è mai o bianco o nero. C'è chi dice che bisogna farli piangere e chi dice che ogni volta che piangono si devono tirare su e rassicurare. Io credo che la via di mezzo sia molto spesso la migliore. Cercate di capire quando è il momento di lasciarli piangere e quando quello di consolarli. Abbiate pazienza e contate fino a 10 tutte le volte che il nervoso vi assale improvvisamente. Se anche contare fino a 10 non serve a nulla chiedete aiuto alla persona che vi sta accanto. Questo ricordatevelo, perché non siete soli, ma in due.

A parte quei pochi casi fortunati in cui il bambino già dorme 12 ore fin dal primo mese di vita, credo che le semplici regole che vi elencherò sono adattabili ad ogni situazione. Ricordatevi, però, che il bambino deve essere sano: se è malato o è infastidito non vale, la situazione è diversa.

1 - create un ambiente adatto alla nanna, poco rumore, voci soffuse, niente tv, radio ecc, buio;
2 - create abitudinarietà al momento della nanna (stesso orario, leggete un libro, dategli un gioco da portare a letto, fategli prima il bagnetto, ecc);
3 - rassicurate il bimbo prima di metterlo a letto cullandolo magari;
4 - cercate di appoggiarlo nella culla o nel lettino ancora da sveglio in modo che non si abitui ad addormentarsi nelle vostre braccia.

Mi raccomando, per la nanna della sera buio; per quella del pomeriggio un po' di luce. Deve capire che non è notte.

Facile no? Fino a qua direi di si. E' ovvio che non è necessario essere rigidi su tutti i fronti, ma ai piccoli fa bene essere abitudinari, li tranquillizza. Noterete che cambiare la abitudini li rende instabili ed irritabili. E mi raccomando, se dovete uscire a mangiare con gli amici fatelo. Potete portarvi dietro anche il piccolo. Se no sfruttate pure i nonni, che non vedono l'ora di tenerseli.

Il peggio arriva quando si svegliano ... e risvegliano ... e si risvegliano ancora ....

Qui il gioco diventa duro ed i duri cominciano a giocare. 

Ne io ne mia moglie abbiamo mai trovato una regola esatta: farli piangere o tirarli su e cullarli? Si tenta. Con la prima sopportavamo di più il pianto; con la seconda di meno anche per non svegliare la prima che adesso dorme tranquillamente. Provate a farli calmare da soli. Poi se dopo un po' non smettono tirateli su e cullateli. Cercate sempre di metterli giù da svegli sempre per lo stesso motivo di non abituarli ad addormentarsi in braccio. Si può provare con un po' di latte o con della camomilla, ovviamente con i giusti tempi.

Quando cominciano a dormire bene senza tante storie? E qua è come sapere se è nato prima l'uovo o la gallina. Ci vuole tempo ed ogni bambino è diverso dall'altro.

Riassunto: forza e coraggio è il vostro primo compito importante sia per lui/lei che per voi. Consiglio: non seguite tutto alla lettera, fidatevi dell'istinto e tentate. Soprattutto lasciate il bimbo a dormire dai nonni quando non ce la fate più, senza timore. Il giorno dopo ve lo riporteranno sano e salvo. Fidatevi, io ne so qualcosa.

Saluti.

Simone Gavana

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