domenica 28 settembre 2014

CARTONI ANIMATI


Cartoni animati e televisione in generale...

Un paio di anni fa ho scritto una cosa del genere su Facebook: "Bisognerebbe dare il premio nobel a chi ha inventato i cartoni animati" ... o qualcosa tipo "Santi subito i cartoni animati". La sostanza è quella, comunque, a prescindere dalle parole. Mi ricordo che era un sabato mattina come tanti altri. All'epoca c'era solo la prima figlia, forse eravamo ancora in cerca della seconda bimba o forse nella nostra mente era ancora molto lontana. Credo che la notte non fosse stata una delle migliori, la passeggiata al mercato fosse stata condita da qualche capriccio e noi ci fossimo lanciati qua e là in qualche sclerata per sedare la luna storta di nostra figlia.

Quelle giornate in cui se ti fermi per salutare qualcuno lei comincia a farti domande e se le dici di aspettare un attimo che finisci di parlare sono urla. Quelle giornate in cui se hai la bottiglietta d'acqua naturale vuole quella frizzante. Se hai l'acqua frizzante vuole quella naturale. Se prendi la brioche alla marmellata vuole assaggiare quella al cioccolato. Insomma, quelle mattine che non va mai bene niente e poi niente e poi ancora niente. E soprattutto ti chiedi "ma chi me lo ha fatto fare?" e cerchi in tutti i modi di sedare quella follia omicida che ti assale già alla prima lagna perché sai che sarà solo la prima di una lunga serie.

A prescindere da quanto sopra, riusciamo a salire le scale a fatica. Apriamo la porta di casa. Mettiamo le borse della spesa in cucina. Togliamo il giubbotto alla piccola. 

Click. Canale 601.

Sigla delle Winx. Silenzio.

Riposo per qualche minuto.

Forse la Tata Lucia non approverebbe questo utilizzo sedativo dei cartoni animati, ma provate ad entrare nella parte del genitore. Non merita un po' di pace ogni tanto anche lui? E ve lo dice un padre che è parecchio rigido sulla tv. Cerchiamo sia io che mia moglie di limitare il tempo che la grande passa davanti allo schermo. Se vuole guardare i cartoni prima di cena difficilmente glieli facciamo guardare dopo e viceversa. Se quando arrivo a casa dopo il lavoro ed ha scelto di vederli dopo cena mi metto a giocare sia con lei che con la piccola. Se li sta guardando cerchiamo di stare assieme alle bimbe il più possibile prima di metterle a letto. Magari sistemiamo la cucina, panni, ecc. quando stanno già dormendo.

E' un gioco di equilibrio. Come gran parte dell'educazione dei figli.

La cosa che forse mi da più fastidio, non ho ancora capito come sia possibile essere arrivati a questo punto, è che appena entrati in casa la prima cosa che chiede è se può guardare i cartoni. Se è il momento che glieli facciamo guardare nessun problema ovviamente. Nel caso la nostra sia una risposta negativa ... boh dipende dalla luna, come credo tutti i bambini. Può andare bene e si mette a giocare. Può andare male e parte il capriccio, ovviamente aspettiamo che la cosa sciami da sola senza dargli molto peso.

Pensando alla mia infanzia ed ai cartoni animati ho in mente un ricordo molto vivido. Penso che fosse estate, perché giocavo al parco sotto casa mia ed il sole splendeva. Alle 16 in punto cominciava il mio cartone animato preferito del momento: "Tutti in campo con Lotti". Fosse cascato il mondo per quell'ora dovevo essere davanti allo schermo per guardare la puntata. Mia nonna Gina, che bastava che aprissi bocca e faceva i salti mortali, si alzava dalla panchina dove stava spettegolando con le altre nonne e mi portava a casa per soddisfare la mia astinenza da televisione.

I cartoni animati o la televisione in generale sono una droga per i bambini. Allo stesso tempo sono un'ancora di salvataggio per dei genitori scombinati come siamo io e mia moglie.

Che fare? Equilibrio direi. Facile a dirsi ed ovviamente difficile a farsi. E soprattutto io non sono Dio Onnipotente, quindi, ogni mia interpretazione è chiaramente opinabile e fallibile.

Non vieto la televisione alle mie figlie, ma cerco di limitarla. Credo che vietarla sarebbe controproducente, anche se a volte mi verrebbe voglia di eliminare l'unica tv che abbiamo in casa. Quello che spero, però, è che il tempo che dedico alle mie figlie non facendogli vedere la tv sia buono e che le renda felici.

P.S.: Se eliminassi davvero la tv, sarebbe mia moglie a spennarmi non mia figlia.

Saluti.

Simone Gavana

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